SHËTITJE KADAREANE NÉ MUZGUN E MOSKËS
KADAREAN WALK AT MOSCOW DUSK

Summary/Abstract: In una recente intervista, alla domanda «Nga librat që keni shkruar, cilin parapëlqeni më shumë ose është më kuptimplotë për ju?» [Dei vostri libri, quale preferite o ritenete il più significativo?], Kadare ha risposto senza esitazioni: «Muzgu i perëndive të stepës» [Il Crepuscolo degli dei della steppa], pur non offrendo, almeno in questa circostanza, alcuna spiegazione («nuk e di pse» [“non so il perché”])1. In verità lo scrittore albanese in diverse altre occasioni aveva già giustificato, se non proprio quella che appare come una sua preferenza, almeno la centralità che il romanzo in parola - che talora definiremo “moscovita” - occupa nel contesto dell’evoluzione deWIsmailand a partire dal momento cruciale che abbraccia il decennio compreso tra la metà degli anni ’60 e ’70 del Novecento.

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