L’atteggimento della Chiesa greco-cattolica romena  nei confronti dell’incoronazione dei Re Ferdinand e Maria ad Alba Iulia nel 1922 Cover Image
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Atitudinea Bisericii Greco-Catolice faţă de ceremonia încoronării regelui Ferdinand I şi a reginei Maria de la Alba Iulia din 1922
L’atteggimento della Chiesa greco-cattolica romena nei confronti dell’incoronazione dei Re Ferdinand e Maria ad Alba Iulia nel 1922

Author(s): Lucian Turcu, Ioan Cârja
Subject(s): History
Published by: Editura Mega Print SRL
Keywords: incoronazione; Santa Sede; communicatio in sacris; Chiesa Greco-Cattolica; lesa maestà

Summary/Abstract: A poco più di quattro anni dal compimento della Grande Unione ossia dall’adesione delle provincie dell’ex-Austro-Ungheria all’unione con il Vecchio Regno Romeno, il 1 dicembre 1918, la città di Alba Iulia diventò, più precisamente il 15 ottobre 1922, il testimone di un evento eccezionale per la vita del giovane stato romeno, l’incoronazione di Ferdinand e Maria come sovrani della Grande Romania. Con lo scopo di offrire l’imagine di un paese in via di consolidamento interno e di sottolineare simbolicamente il nuovo posto che voleva avere la Romania appena uscita dalla Grande Guerra nei dei rapporti internazionali, la cerimonia di cui ci stiamo occupando fu preparata attentivamente nonostante le difficoltà economiche che travagliarono quel periodo successivo alla Prima Guerra Mondiale. La cerimonia d’incoronazione è stata resa possibile nell’autunno del 1922 e l’evento stesso divisò la classe politica e la società romena dell’epoca. Quindi, da una parte le formazioni politiche di opposizione accusavano il partito liberale che era allora al potere insieme al suo leader Ion I. C. Brătianu, di voler approfitare per far aumentare il livello della propria imagine attraverso lo svolgimento della cerimonia d’incoronazione. Questi stessi eventi non portarono però controversie soltanto per i politici romeni del tempo. Le élite ecclesiastica ortodossa e cattolica del regno reagirono, esprimendo punti di vista non prive tra l’altro di alcune contradizioni, volendo alla fine ciascuno segnare l’eccezionale momento. L’episcopato della Chiesa Ortodossa, in base all’argomento di maggioranza numerica e al posto privilegiato di cui godeva questa confessione secondo la Costituzione del paese e la forza delle tradizioni nonchè dell’appoggio del fattore politico, chiedeva di avere il ruolo di prima mano durante i servizi religiosi, per i quali è stato costruita ad Alba Iulia una nuova ed imponente chiesa. Dall’altro lato, la Santa Sede seguì molto da vicino lo svolgimento del ceremoniale, dato che in centro alla festa dell’incoronazione doveva comparire un sovrano cattolico che soltanto due anni fa, dopo trattativi che durarono a lungo, riuscì finalmente a riconciliarsi con la Chiesa Cattolica. Vogliamo soffermarci attraverso la presente ricerca sull’atteggiamento dell’episcopato greco-cattolico romeno nei confronti della cerimonia d’incoronazione, prevista per il 15 ottobre 1922 ad Alba Iulia. Il monopolo che volle avere la Chiesa Ortodossa sul ceremoniale d’incoronazione pose questi vescovi uniti in una situazione profondamente imbarazzante: come vescovi di una Chiesa romena questi volessero essere presenti ad una festa nazionale di ampia portata, come quella che si stava proggetando, ma dall’altro canto la disciplina della Chiesa Cattolica alla quale appartenevano, era del tutto contraria all’ideea di concelebrare, anche di asistere alle cerimonie religiose dei acattolici.

  • Issue Year: 17/2013
  • Issue No: 1
  • Page Range: 119-156
  • Page Count: 38
  • Language: Romanian
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