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PAPEŽSKÉ VOJSKO NA MORAVĚ V LETECH 1621–1623
The papal army in Moravia in 1621–1623

Author(s): Pavel Balcárek
Subject(s): History
Published by: Univerzita Palackého v Olomouci

Summary/Abstract: Alla luce di nuovi documenti, rimasti finora sconosciuti, della Biblioteca Vaticana (fondo Barberini, lat.), l’autore descrive l’attivitŕ dell’esercito pontificio in Moravia reclutato nel 1621 con il denaro di Papa Gregorio XV per aiutare l’imperatore Ferdinando II nella fase iniziale della guerra dei Trent’anni. Alla sua testa il Papa mise Pietro Aldobrandini (1600–1634), rappresentante della nota dinastia degli Aldobrandini imparentata con i Ludovisi (dalla quale venne Gregorio XV), con il grado di luogotenente generale. Descrive l’anabasi dei reggimenti pontifici dislocati in Moravia che ebbero nel 1621 un significato strategico per gli Asburgo. Infatti a quell’epoca furono minacciati non solo dall’insurrezione dei Valacchi nella parte orientale, ma anche dall’invasione del margravo Jan Jiří Krnovský con numerosi drappelli di emigranti dal Nord nonché dalle invasioni dell’esercito di Gabriel Bethlen, duca di Transilvania. Il dislocamento dei reggimenti pontifici, in particolare a Brno e Jihlava,fu accompagnato da una serie di conflitti relativi soprattutto al soldo. Vero fu che alla corte imperiale di Vienna Aldobrandini negoziò, con l’aiuto del nunzio Carlo Caraffa, sul loro inserimento nelle azioni militari contro i nemici ma, nelle sue lettere indirizzate a Roma al cardinale Ludovico Ludovisi, capo della Segreteria di Stato della curia di Roma, confidò che non avrebbe voluto essere sottomesso al colonnello Albrecht von Wallenstein in considerazione della sua reputazione, dell’origine e dell’alto grado di generale. Infatti a Vienna si discusse a lungo sull’inserimento dei reggimenti pontifici nell’esercito di Wallenstein in Moravia. Dell’esercito pontificio, costituito da circa duemila fanti (fanteria)e da cinquecento soldati a cavallo (cavalleria) e sostenuto dal Papa mediante una somma mensile di circa duemila fiorini d’oro, fu utilizzato solo il reggimento di cavalleria con scarso successo, presso Lipník alla fine del 1621, contro i Valacchi e gli emigranti. Nel 1622 le attivitŕ militari in Moravia si tranquillizzarono ragion per cui l’imperatore decise di sciogliere alcuni reggimenti «ringraziandoli» fra cui anche quello pontificio. Nelle lettere che scrisse a Ludovisi a Roma, Aldobrandini ricordò con una certa nostalgia la vita tranquilla nel bellissimo palazzo degli Aldobr andini nella pittoresca cittadina italiana di Frascati (la vita a Jihlava e Brno gli sembrò quasi insopportabile e per questo si recò spesso a Vienna). Chiese e ottenne tuttavia dal Papa, nel marzo 1623, il permesso di trasferirsi nei Paesi Bassi con il suo «vecchio» reggimento di cavalleria al servizio del re di Spagna sotto il generale Ambrosio Spinola. Aldobrandini soggiornò principalmente a Bruxelles e nel maggio 1627, su insistenza di sua madre Olimpia, fece ritorno a Roma. Questa lo costrinse a sposarsi pena l’estinzione in linea paterna della dinastia degli Aldobrandini.

  • Issue Year: 2002
  • Issue No: 31
  • Page Range: 127-142
  • Page Count: 16
  • Language: Czech
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