TEMPLUL CA LOC MATERNAL AL BISERICII
TEMPIO WHICH THE MATERNALE PLACE OF THE CHURCH.
Author(s): Christoph SchönbornSubject(s): Christian Theology and Religion
Published by: Studia Universitatis Babes-Bolyai
Summary/Abstract: Il tempio quale luogo maternale della Chiesa. Siccome Dio Si è insediato tra gli uomini, il luogo della Sua dimora costituisce la patria di ognuno di essi. Cioè in qualsiasi posto che fosse nato qualcuno, la sua abitazione si trova là dove „abita” Dio. Il tempio cristiano è un luogo maternale che Dio Stesso costruisce, è la „città di Dio” e allo stesso tempo la patria misteriosa di qualsiasi uomo e che „Dio ama” (cf. Ps 86, 1-2) perché è il luogo del Suo cuore e perché il cuore dell’uomo non ha altra dimora che questo cuore. Il tempio cristiano è l’immagine, la rappresentazione della Chiesa stessa, della quale San Paolo ha potuto dire che è la „Gerusalemme dall’alto” e che essa è „nostra madre” (Ga 4, 26). Non è affatto fortuito il fatto che tante cattedrali del mondo siano dedicate alla Notre-Dame, perché se la Chiesa è madre, ciò avviene dapprima perché La Madre di Dio si trova in Chiesa, perché Lei è l’immagine della Chiesa, in tutta la sua purezza, la sua santità e la sua maternità. Una chiesa o una cattedrale rappresenta in verità la maternità della Chiesa, perché essa è come una icona trasparente della Mater Ecclesia; della „città di Dio”, della quale chiunque può dire: „Tutte le mie fonti sono in te” (Ps 86, 6; del testo ebraico). L’anima umana trova nella „casa di preghiera” della Chiesa lo spazio che le giova, anche se non rende consapevole ciò; si tratta dunque di un luogo dove essa può respirare a volontà e dove sente misteriosamente che non è affatto apolide. L’immagine monumentale della Mater Ecclesia è come una sintesi di ciò che ha rappresentato la Chiesa nei primi secoli del cristianesimo. Noi sappiamo che i Santi Padri non hanno cessato di esaltare questa maternità della Chiesa. Nella loro opinione la Chiesa-Madre riassume tutta l’aspirazione cristiana. Se la Liturgia cristiana vive della corrispondenza misteriosa esistente tra il cielo e la terra, la forza delle nostre chiese, la loro „maternità” viene da questa conformità al prototipo celeste. La convinzione dei costruttori delle antiche basiliche cristiane, delle cattedrali medievali, così come la convinzione dei grandi architetti delle chiese del barocco, era che per poter edificare la „casa di Dio” si deve vedere Dio accanto al modello profetico di questa, cioè il Tempio del’Antico Testamento. Tutte queste „case di preghiera” della Chiesa sono nate da una visione delle realtà trascendentali; questa idea ha ispirado delle epoche intere, le cui opere non cessano di suscitare la nostra ammirazione. La dipendenza dell’artista cristiano nei confronti di una visione mistica delle realtà spirituali non lo priva della sua autonomia, non gli proibe la manifestazione della sua propria creatività. Certo, il caso ideale è quello di un architetto o di un pittore che abbia lui stesso la visione mistica di ciò che lui vuole costruire o rappresentare. Ma se non è possibile che lui sia un santo, se lui non ha la conoscenza sperimentale dell’opera di Dio, è
Journal: Studia Universitatis Babes-Bolyai - Theologia Orthodoxa
- Issue Year: LIII/2008
- Issue No: 1
- Page Range: 219-234
- Page Count: 16
- Language: Romanian