Un viaggio letterario nel mondo oraziano. Francesco Petrarca e la sua lettura del Venosino nelle Fam. XXIV, 10
Un viaggio letterario nel mondo oraziano. Francesco Petrarca e la sua lettura del Venosino nelle Fam. XXIV, 10

Summary/Abstract: Fra le epistole petrarchesche agli illustri antichi spiccano due componimenti in versi, l’uno, in esametri dattilici, indirizzato a Virgilio quale Latinorum princeps poetarum, l’altro, in asclepiadei, – scritto per Orazio. Quest’ultimo poemetto, composto probabilmente prima che l’arettino iniziasse il suo progetto di completare le disparate lettere ai famosi personaggi letterari dell’antichità in un coerente ciclo di Antiqui Illustrioribus, costituisce un elemento eccezionale, anche fra le Agli Antichi, essendo – anziché un’epistola (benché fittizia) – una grande apostrofe al “signore dell’itala terra della lirica” (Regem te lyrici carminis italus / orbis quem memorat, Fam. 10, 1-2), una richiesta perché egli voglia diventare guida del suo seguace fedele e lo conduca attraverso la propria poesia. Le singole tappe di questo “viaggio letterario” vengono indicate dalle continue citazioni, allusioni, echi delle opere dell’illustre ‘destinatario’.

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