DALLA MERAVIGLIA ALLA NOSTALGIA:
BYRNE, CALVINO E MANGANELLI INTERPRETI DEL MILIONE
FROM MARVEL TO NOSTALGIA:
BYRNE, CALVINO AND MANGANELLI INTERPRETERS OF MILIONE
Author(s): Benedetta De BonisSubject(s): Language and Literature Studies
Published by: Editura Universităţii din Piteşti
Keywords: meraviglioso; Milione; Byrne; Calvino; Manganelli
Summary/Abstract: Nel 1298, Marco Polo narra allo scrittore Rustichello da Pisa il suo viaggio nell’impero tartaro di Kubla Khan. Il risultato è il Milione, opera che – fondendo dati reali e suggestioni libresche – ricrea un universo altro, meraviglioso ed esotico. Se nel Novecento le ricerche condotte da mongolisti e studiosi poliani hanno confermato la veridicità di molte affermazioni del mercante veneziano, l’Oriente è andato tuttavia perdendo, con la diffusione del progresso e della globalizzazione, i suoi connotati più esotici. Non potendo più trovarvi l’alterità, l’uomo moderno vi ricerca allora se stesso e la propria patria. È il caso di alcune riscritture novecentesche che sfruttano il potenziale onirico ed evocativo del Milione. In Messer Marco Polo (1921), Donn Byrne, sulla base di suggestioni fiabesche e celtiche, ricrea un Oriente che ha le sembianze della sua Irlanda. Nelle Città invisibili (1972), Italo Calvino descrive cinquantacinque città tartare, tutte desunte dall’archetipo veneziano. Infine, in Marco Polo (1975), Giorgio Manganelli intervista un Marco Polo che appare come la controfigura di Ulisse. Così, in questi testi, la meraviglia cede il passo alla nostalgia.
Journal: Studii şi cercetari filologice. Seria limbi romanice
- Issue Year: 2018
- Issue No: 23
- Page Range: 42-57
- Page Count: 15
- Language: Italian