Cibo e gabelle nella rivolta antispagnola (Napoli 1647)
Food and Taxes during the Revolt against Spain (Napoli 1647)

Summary/Abstract: Molte rivolte nascono per fame, da carestie o da politiche eccessivamente pesanti sui generi alimentari, che finiscono per affamare il popolo. Questo è anche il caso della rivolta antispagnola a Napoli del 1647, meglio conosciuta come rivolta di Masaniello, ribellione dai chiari tratti politici, nei confronti di un viceré, quello spagnolo, non più tollerato da una parte del mondo politico napoletano dell’epoca, che decide di sfruttare l’insoddisfazione e la fame del popolo per raggiungere i propri disegni politici, salvo poi sacrificare il simbolo di questa rivolta, un pescivendolo, nel momento in cui la situazione sembrava scappare di mano e si rendeva necessario un compromesso con la corona e l’ordine costituito. La rivolta popolare continuò anche dopo la morte di Masaniello, che di essa era stato inizialmente il simbolo, anche grazie all’appoggio nel frattempo ottenuto dalla Francia, per terminare un anno dopo, ancora una volta, per fame così come era cominciata.

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