Struktura hymnów z De laudibus divinis Giovanniego Pontana w świetle tradycji antycznej
La struttura degli inni dal libro De laudibus divinis di Giovanni Pontano alla luce della tradizione antica

Summary/Abstract: Nella raccolta De laudibus divinis di Giovanni Pontano si possono trovare le poesie indirizzate a Maria, Cristo e diversi santi che portano nel titolo la parola hymnus (inno). L’obiettivo del presente articolo è quello di verificare se Pontano realizza la poetica dell’inno antico. Gli studiosi che hanno fatto le ricerche sulla struttura dell’inno antico hanno individuato sei funzioni nella struttura di questo genere: espositiva, laudativa, illustrativa, salutativa, precativa e proemica (quest’ultima è presente soltanto negli inni omerici). Nella maggior parte degli inni dal De laudibus divinis è possibile ritracciare la descrizione della vita del destinatario che svolge la funzione illustrativa. Molti componimenti contengono anche una preghiera rivolta al santo, a Maria o a Cristo, alla quale si attribuisce la funzione precativa. La salutazione solenne del destinatario si trova in due inni (De laudibus divinis II e VII). La maggior parte dei componimenti non ha l’esposizione del tema tipico per l’inno antico nella quale appare il nome della divinità accompagnato dagli epiteti laudativi: è presente ne primo inno indirizzato a Maria (De laudibus divinis II), nell’inno a San Benedetto (De laudibus divinis XIV) e nelle parole del sacerdote inserite nell’inno di Cristo a Paride Ferrarese (De laudibus divinis IX, v. 15–17). Le poesie dal libro De laudibus divinis non realizzano la poetica dell’inno antico, contengono soltanto alcuni elementi della struttura di questo genere. Inoltre, hanno delle caratteristiche dell’elegia e del genetliaco. Neanche si possono escludere gli influssi della poesia religiosa in volgare.

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