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Diaconesele în epistolele pauline
The Deaconesses in the Pauline Epistles

Author(s): Victoria Bolfă-Otic
Subject(s): Christian Theology and Religion
Published by: Studia Universitatis Babes-Bolyai

Summary/Abstract: RIASSUNTO. Le diaconesse nelle lettere paoline. La ricerca sulle origini del diaconato femminile rissale alla testimonianza del Nuovo Testamento, al fine di stabilire se si possa verificare l’esistenza di donne diacono in epoca apostolica. I passi neotestamentari sui quali si concentra l’attenzione degli esegeti sono quelli in cui il titolo dia/konoj è riferito esplicitamente o implicitamente a donne. Esistono due testi paolini nei quali si trova il titolo dia/konoj riferito alle donne. In (Rm 16,1-2) il riferimento è esplicito e nel (1Tim 3,11) è implicito Dopo un accostamento sull’uso della terminologia dia/konoj, diakoni/a, diakone/w nell’insieme del Nuovo Testamento, la ricerca percorre gli studi esegetici su Rm 16, 1-2 e 1Tim 3,11 e si conclude con alcuni commenti dei padri della Chiesa sui passi ricordati. Nell’analisi del termine dia/konoj gli esegeti odierni evitano ogni anacronismo che porti a supporre una coincidenza con le donne diacono descritte più tardi dalla Didascalia. Tuttavia ciò non impedisce di considerarlo un titolo di ufficio ecclesiale. All’ interno della ricerca sul diaconato femminile gli studiosi sono in sintonia a riconoscere che dia/konoj in Rm 16, 1 si riferisce ad un servizio riconosciuto dalla comunità come funzione determinata. All’interno della ricerca la considerazione del testo della Scrittura è limitata alla possibilità di rispondere alla questione dell’origine storica del diaconato femminile. Il riferimento alla Scrittura nelle fonti sulle diaconesse prese in considerazione, mira ad aprirne il senso per la comunità e le istituzioni ecclesiali di un determinato tempo e luogo. Da una parte i testi biblici sono considerati come fondamento, vero o presunto, dell’istituzione. Il testo di Rm 16,1-2 assume valore di fondamento. Dall’altra parte, i riferimenti scritturistici provenenti dalle regioni in cui il diaconato femminile ha trovato ampia diffusione, non perseguono lo scopo di giustificare la prasi ecclesiale, ma provvedono ad un’attualizazione della Scrittura in cui le diaconesse trovano il senso ultimo del loro esistere ed operare. Il senso di tale rimando appare iconicamente rappresentato nelle iscrizioni di Sofia a Gerusalemme, designata come seconda Febe, e di Maria ad Archelais, la cui attività è letta in corrispondenza alle parole di Paolo.

  • Issue Year: 53/2008
  • Issue No: 2
  • Page Count: 17
  • Language: Romanian
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