ITALŲ KALBOS PAPRASTASIS SAKINYS: A1 / A2 MOKYMO(SI) SCHEMA
SIMPLE SENTENCE IN ITALIAN LANGUAGE: LEARNING SCHEME
FOR A1 / A2
Author(s): Stefano Maria LanzaSubject(s): Language and Literature Studies, Applied Linguistics
Published by: Vytauto Didžiojo Universitetas
Keywords: Analisi logica; Ordine delle parole; Parti del discorso; Valenza; Clause analysis; Parts of the speech; Valency, Word orde; Kalbos dalis; Valentingumas; Sakinio analizė; Žodžių tvarka
Summary/Abstract: L’articolo si concentra, in una prospettiva squisitamente glotto-didattica, sulla struttura della frase semplice in italiano, quella che tradizionalmente si intende gravitante attorno ad un unico predicato. La metodologia di analisi è comparativo-contrastiva, poiché l’obiettivo che ci si prefigge è quello di trattare la collocazione e l’ordine degli elementi della proposizione, quale può essere attuale per apprendenti di madrelingua lituana di livello A1 e, almeno in parte, A2. Nonostante l’intrinseca differenza tra lingua italiana e lituana, costituita dall’articolatissima struttura flessiva di quest’ultima, lo studio condotto rileva che in entrambe le lingue la disposizione degli elementi obbedisce tendenzialmente all’opposizione bipolare tema/rema. Sono analizzati tutti i principali modelli di frase dichiarativa dove, oltre a soggetto e predicato, compaiono oggetto diretto, oggetto indiretto, complementi circostanziali e complementi predicativi. Costituisce eccezione notevole la frase interrogativa, dove l’inversione soggetto-predicato è normale in lituano, laddove in italiano è impossibile (al lituano Kada Petras grįš? non può corrispondere l’italiano *Quando Petras torna?). Nei casi in cui si ha un sintagma determinante+determinato, l’ordine delle parole è generalmente inverso. In lituano l’attributo precede il sostantivo (cfr. baltas vynas e vino bianco), ed il complemento di specificazione precede il termine specificato (cfr. telefono numeris e numero di telefono). Quando il complemento circostanziale è espresso da un avverbio, si può osservare preliminarmente che l’avverbio precede il termine modificato, come può essere in italiano (cfr. labai pavargęs e molto stanco), ma non nel nesso avverbio+verbo (cfr. daug dirba e lavora molto). La questione della posizione dell’avverbio si rileva particolarmente complessa, quindi in ogni caso una sua trattazione approfondita esula dall’obiettivo del presente studio. Sul piano degli elementi grammaticali va invece sottolineata la diversa collocazione dei pronomi clitici (che in italiano è molto più rigida), in particolare in combinazione con la negazione (cfr. man nepatinka e non mi piace). The article focuses on the structure of the simple sentence in Italian in the sole perspective of language didactics. Assuming by definition that the simple sentence is the one gravitating around a single predicate, the methodology applied is of a comparative-contrastive nature. The aim of the analysis is in fact to treat the order of the elements of the proposition to the extent that might be relevant for native Lithuanian learners of Italian A1 level and, at least in part, A2. Despite the inherent difference between Italian and Lithuanian, consisting in the extremely complicated inflected structure of the latter, the study notes that in both languages the arrangement of the elements tends to rely on the bipolar opposition topic / comment (theme / rheme). All main models of declarative sentence are analysed,.
Journal: Darnioji daugiakalbystė
- Issue Year: 2015
- Issue No: 7
- Page Range: 111-124
- Page Count: 14
- Language: English