Ióannész Krüszosztomosz evangéliumi szociáletikája
L’etica sociale ed avangelica di San Giovanni Crisostomo
Author(s): Zoltán BaraSubject(s): Christian Theology and Religion
Published by: Institutul Teologic Romano-Catolic Alba Iulia
Keywords: San Giovanni Crisostomo; Padri della Chiesa; dottrina etico-sociale cristiana; principio di solidarietà; utilità sociale.
Summary/Abstract: I primi cristiani erano convinti che la loro fede e il loro stile di vita potessero cambiare la società e si consideravano «l’anima del mondo». Questo era un principio radicale per la trasformazione sociale. I padri della Chiesa hanno approfondito ed esplicitato questa dottrina applicandola a situazioni concrete. Clemente di Alessandria, Basilio il Grande, Giovanni Crisostomo, Ambrogio di Milano e Agostino hanno contribuito a far maturare una dottrina sociale ispirata al vangelo. Attraverso i loro scritti e i loro sermoni hanno dato un’impronta cristiana a tutti gli aspetti della vita individuale, sociale e politica. Essi difesero accanitamente i poveri e gli oppressi. San Giovanni Crisostomo è un «idealista» e un «puro», un riformatore di costumi che non riesce a immaginare la cattiveria implacabile e tortuosa dei suoi avversari, agli occhi dei quali appare, fra l’altro, come un «ammonitore spiacevole».La sua passione nel riflettere sulla «situazione» concreta e quotidiana dell’uomo come individuo e come cittadino; la sua acutezza di sguardo nel considerare le relazioni, per esempio, tra potere divino e potere terreno, tra doveri verso Dio e doveri verso lo Stato e la Chiesa, tra fedeli ricchi e fedeli poveri; in breve, la sua sensibilità etico-sociale. Anche il Santo Padre Benedetto XVI è tornato a soffermarsi sulla figura di San Giovanni Crisostomo, definendolo tra l’altro “padre della dottrina sociale”. Il santo padre afferma, che Crisostomo ha capito che non è sufficiente fare elemosina, aiutare i poveri di volta in volta, ma è necessario creare una nuova struttura, un nuovo modello di società; un modello basato sulla prospettiva del Nuovo Testamento. È la nuova società che si rivela nella Chiesa nascente. Quindi Giovanni Crisostomo diventa realmente così uno dei grandi Padri della Dottrina Sociale della Chiesa: la vecchia idea della “polis” greca va sostituita da una nuova idea di città ispirata alla fede cristiana. Crisostomo sosteneva con Paolo (cf. 1 Cor 8, 11) il primato del singolo cristiano, della persona in quanto tale, anche dello schiavo e del povero. Il suo progetto corregge così la tradizionale visione greca della “polis”, della città, in cui larghi strati della popolazione erano esclusi dai diritti di cittadinanza, mentre nella città cristiana tutti sono fratelli e sorelle con uguali diritti. Il primato della persona è anche la conseguenza del fatto che realmente partendo da essa si costruisce la città, mentre nella “polis” greca la patria era al di sopra del singolo, il quale era totalmente subordinato alla città nel suo insieme. Così con Crisostomo comincia la visione di una società costruita dalla coscienza cristiana. Ed egli ci dice che la nostra “polis” è un’altra, “la nostra patria è nei cieli” (Fil 3, 20) e questa nostra patria anche in questa terra ci rende tutti uguali, fratelli e sorelle, e ci obbliga alla solidarietà. Questa è la nostra certezza.
Journal: Studia Theologica Transsylvaniensia
- Issue Year: 13/2010
- Issue No: 2
- Page Range: 297-323
- Page Count: 27
- Language: Hungarian