Nacionalni prostor u Razgovoru ugodnom naroda slovinskoga Andrije Kačića Miošića
National Space in Andrija Kačića Miošića’s "Razgovor ugodni naroda slovinskoga"

Summary/Abstract: L’idea dello spazio geopolitico nell’opera Razgovor ugodni naroda slovinskoga di Andrija Kačić Miošić è implementata e penetrata con i modi diversi nella tematica della gloriosa storia guerresca degli »Slovini « e specialmente dei loro conflitti con i Turchi. La gloria del passato e il pericolo turco nella sua attualità l’autore usa come il mezzo di revitalizzazione dell’idea di collettività religiosa (cattolica e ortodossa) nell’ambito della chiesa cattolica. L’autore mette le idee dell’identità collettiva nei modi letterari: il livello stilistico, la scelta dell’eroe principale e la funzione delle parti verseggiati. Così, l’autore colora il motivo del pericolo turco nell’opera con gli elementi dell’inventario stilistico dell’epica cavalleresca, mettendo questo motivo nella funzione di diminuzione delle differenze tra la religione cattolica e ortodossa. Con i tratti verseggiati, l’autore potenzia il suo vedere di colpa collettiva della perdita di libertà. Il motivo della colpa gradua dalla colpa del popolo attraverso la colpa della famiglia fino la colpa del personaggio la cui si manifesta nell’opera con il rifiuto dell’eroe dell’epica tradizionale (orale) Marko Kraljević e la scelta dell’eroe cattolico Juraj Kastriotić Skenderbeg di cui l’autore aveva bisogno come »il cavaliere della religione « e redentore del popolo dalla schiavitù. Kačić offre un eroe nazionale nuovo, lottatore per la creazione ecumenica della collettività, ma offre anche concetto »slovinski « come l’idea sopranazionale, che usa soprattutto come il sinonimo al concetto croato e dalmata. Nello stesso scopo usa il concetto »jezik slovinski « (la lingua slava). L’idea dell’ecumenismo cristiano nell’opera diventa l’idea dello spazio sopranazionale. Lo stesso ecumenismo nell’opera Razgovor serve a Kačić come la giustificazione del suo lealismo alla Repubblica di Venezia poiché lui la vede come la garanzia cattolica della collettività multinazionale. La lealtà alla comunità statale e politica non è affatto in contrasto con il protonazionalismo croato dell’autore che si distingue bene, per esempio, nei molti versi in cui è evidente il rapporto emotivo verso l’importanza del ruolo del soldato croato nella Guerra di Candia.

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