„Brain life” jako kryterium początku życia ludzkiego
„Brain life” as the Criterion of the Beginning of Human Life
Author(s): Tomasz OrłowskiSubject(s): Philosophy
Published by: Wydawnictwo Diecezjalne »Adalbertinum«
Keywords: brain life; human life; bioethics
Summary/Abstract: Nel 1968 il Rapporto del Comitato ad hoc della scuola di Medicina di Harvard definiva il criterio cerebrale della morte dell’uomo. L’uomo è da considerarsi morto quando viene meno, in modo totale e definitivo, la sua funzione encefalica. Con il passare del tempo è stato suggerito di poter stabilite anche l’inizio della vita umana facendo riferimento, in qualche modo, all’encefalo. Se è corretto, si sosteneva, considerare morto l’uomo che subisce la cessazione irreversibile delle attività dell’intero encefalo si auspicava fosse altrettanto corretto considerare vivo l’uomo solo dal momento in cui il suo organismo possegga almeno l’abbozzo delle strutture neuronali funzionanti. La teoria questa, proposta per la prima volta da John Goldenring, viene chiamata brain life. Il presente articolo vuole esporre le tesi dei principali ideatori e difensori della teoria, sottoporle ad una breve analisi critica al fine di rispondere se, in base alla sim-metria, partendo dal concetto della brain death è corretto elaborare il concetto della brain life. In ogni modo osiamo affermare che la fine irreversibile dell’attività coordi-natrice del cervello segna il passaggio dall’essere vivo all’essere morto. Osiamo altret-tanto affermare, perciò che riguarda l’inizio della vita umana, che dalla fusione dei due gameti emerge una nuova entità vivente, una nuova costituzione genetica chiara e defi-nitiva, dotata di un nuovo progetto e programma, con le proprie caratteristiche, in-dipendente e diversa da quella dei gameti die genitori, insomma un individuo vivente. La scienza non può definire diversamente, ma solo umano lo zigote e sosteniamo non sia necessario individuare momenti diversi dalla fecondazione per dire quando la vita umana ha inizio. Dalla brain death, dunque, alla brain life – una simmetria impossi-bile? Consideriamo corretto il sostrato filosofico della teoria della morte cerebellare e la sua risposta al perché (disorganizzazione interna) della morte di un organismo. Solo a questo livello ci si può appellare alla simmetria elaborando e proponendo la teoria della vita cerebrale. Ma pur considerando altrettanto corretta, nella teoria della morte cerebrale, la scelta del criterio biologico e la sua risposta al quando (irreversibile man-canza della funzione cerebrale) della fine della vita appellarci alla simmetria al fine di proporre la comparsa del cervello come momento in cui inizia la vita di un organismo umano è una scelta biologicamente errata e insostenibile. È possibile far ricorso solo ai concetti della vita e dell’organismo presupposti e correttamente definiti nella brain death, e Goldenring lo fa, volendo introdurre, per simmetria, la teoria della brain life. Non è possibile, perché arbitrario e scientificamente ambiguo, riferirsi ai criteri biologici della fine della vita e, per simmetria, pretendere di considerarli corretti anche per l’accertamento dell’inizio della vita...
Journal: Studia Ełckie
- Issue Year: 10/2008
- Issue No: 1
- Page Range: 63-77
- Page Count: 15
- Language: Polish